Quattro giorni di trekking sui sentieri panoramici del Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Un viaggio a passo lento, sostenibile al 100% con il solo utilizzo delle proprie gambe e del treno.
Viaggio indimenticabile tra i profumi della macchia mediterranea - l'erica e la ginestra iniziavano a mostrare la bellezza dei loro fiori - tra antichi terrazzamenti a olivo e vite, costruiti e mantenuti con sudore e fatica per secoli, in un paesaggio unico e meraviglioso, inserito a pieno titolo tra i Patrimoni dell'umanità dall'Unesco.
Tredici intrepidi viaggiatori FAI - il tour si inserisce nel filone dei viaggi trekking della Fondazione - accompagnati da noi due guide, hanno percorso il territorio che da Levanto giunge a Manarola, passando dal Podere Case Lòvara, Punta Mesco e i borghi marinari di Monterosso, Vernazza e Corniglia, l'unico paese abbarbicato su un promontorio roccioso a 100 metri dal mare.
«Paesaggio roccioso e austero, simile ai più forti di Calabria, asilo di pescatori e di contadini, nuda, solenne cornice di una delle più primitive d’Italia. Monterosso, Vernazza, Corniglia, nidi di falchi e di gabbiani, Manarola e Riomaggiore sono, procedendo da ponente a levante, i nomi di pochi paesi o frazioni di paesi così asserragliati fra le rupi e il mare».
Così descriveva le Cinque Terre Eugenio Montale (Fuori di casa), che nato a Genova nel 1896 trascorrerà molte estati della sua infanzia e giovinezza nella villa di famiglia a Monterosso.
Un viaggio di gruppo fatto di condivisione e allegria, che ha visto nascere nuove amicizie e ha permesso una conoscenza fatta di piccoli gesti, attenzioni, parole e sorrisi.
Un'esperienza ricca, sia dal punto di vista naturalistico che culturale, che non fa che consolidare in noi la certezza che il camminare in natura, su sentieri lungo mare, allarghi lo spirito, il cuore e apra a nuovi orizzonti.
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